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STORIA

Lo stemma della città di Capua e i suoi simboli

Stemma di Capua

Lo stemma araldico della città di Capua si presenta costituito di due scudi e di un acronimo. L’acronimo SPQC rimanda al tratto distintivo della Capua di epoca romanaSenatus Populusque Campanus. Nel primo dei due scudi campeggia, in campo rosso, una croce dorata. Nel secondo, in campo dorato, una coppa dalla quale emergono sette vipere. Entrambi gli scudi sono sormontati da una corona d’oro. L’acronimo Senatus Populusque Campanus campeggia sopra il portone d’ingresso al Palazzo del Governatore in Piazza dei Giudici, oggi sede del Municipio.

Lo stemma della città di Capua sul palazzo comunale.

L’acronimo della frase latina con lo stemma della città di Capua sul portale d’ingresso al Municipio. Fonte: Capuaonline.com.

I significati degli scudi

Lo stemma della città di Capua ha una storia davvero interessante e mescola insieme cristianità e paganesimo. Lo scudo più antico, quello di destra, richiama alle origini osche dell’antica Capua. Ne fa menzione il già citato Francesco Granata nella sua Storia civile della fedelissima città di Capua: gli Osci (o Opici), popolo di ceppo sannitico della Campania pre-romana, fondatori di Capua, portavano per insegna il serpente. Esistono tuttavia almeno due differenti versioni sul significato dello scudo. La prima rimanda a fonti antiche come il geografo greco Strabone, che nella sua celebre Geografia definiva il territorio degradante verso il golfo di Napoli un “cratere” (dal greco kràther, la coppa usata per mescolare acqua e vino). La seconda versione si collega ai primissimi eventi della Capua longobarda e ai sette avversari uccisi dal conte Landolfo per la presa del potere.

I due scudi dello stemma della città di Capua.

Stampa antica raffigurante i due scudi dello stemma della città di Capua.

Lo scudo recante la croce, di epoca longobarda, suggellò il forte legame del principato con la religione cristiana. Dopo la riedificazione della città per mano longobarda, Capua non riebbe subito lo stemma osco, in ragione dell’influenza del cristianesimo che in epoca medioevale rinnegava ogni rimando al paganesimo. Il nuovo scudo fu concessione di Papa Giovanni XIII che a Capua trovò ospitalità dopo essere fuggito da una congiura antipapale da Roma nel dicembre 965 d. C. Il principe Pandolfo Capodiferro aiutò il pontefice a reinsediarsi sul trono papale e questi, per ringraziare la città, le concesse appunto di fregiarsi con la croce. Anfuso, principe normanno di Capua dal 1135 al 1144, aggiunse poi la corona per tenere alto il privilegio del Principato.

Il motto aggiunto dagli angioini

In epoca angioina lo stemma della città di Capua fu arricchito da un motto che fa trasparire tutta la solennità di Capua nel panorama storico-politico dell’Italia medioevale e rinascimentale. “Est Capua regni clavis, crux horrida pravis, Capua ab initio speciosa” recita il motto inciso sul nastro che circonda e abbraccia i due scudi. Da Capua si accedeva al Regno di Napoli per chi proveniva da Roma. Gli angioini la consideravano, perciò, la “chiave del Regno” e baluardo, croce che incute orrore ai malvagi. Per la sua straordinaria e ricca storia, i suoi governanti vollero elogiarla e dare monito a chiunque che Capua, dalle origini, fu eccelsa. Lo stemma della città di Capua è raffigurato anche sul soffitto dell’aula consiliare di Piazza dei Giudici e incorporato nel gonfalone recante i due colori della città, insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile nel 2003.

Lo stemma della città di Capua e i suoi simboli ultima modifica: 2019-04-01T09:00:16+02:00 da Fabio Carbone

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