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TRADIZIONI

Le tradizioni fluviali di Capua: la Festa del Fiume

Sulle rive del fiume Volturno da secoli si svolgono numerose tradizioni fluviali.

Nell’antica Roma il 27 agosto si celebravano i Volturnalia, festa dedicata al dio Volturno, divinità etrusca che i romani avevano ammesso nel proprio pantheon dopo le guerre romano-etrusche. Si presuppone che i romani avessero mutuato l’adorazione di tale divinità dall’antica Capua. A quel tempo Capua odierna si chiamava Casilinum, ed era il porto fluviale della altera Roma di ciceroniana memoria. Nei mesi estivi, sulle rive del fiume, si celebravano quindi giochi ginnico-agonistici in onore della divinità che sovrintendeva alle acque. Non si hanno molte notizie in merito a queste tradizioni fluviali di epoca antica né si sa se, nel corso dei secoli, hanno avuto continuità. Certo è che la ritroviamo viva nel corso del Settecento, quando gli austriaci governavano la città.

Un santo straniero veglia sulle acque pescose del fiume

Si racconta che durante una battaglia durante l’occupazione austriaca a Capua, un ufficiale dell’esercito austro-ungarico avesse schivato una pallottola invocando il nome di un santo, San Giovanni Nepomuceno. Questi, vissuto nel XIV secolo, era stato un sacerdote confessore della regina Sofia di Baviera, moglie del re di Boemia Venceslao IV. Un giorno il re, che sospettava che la moglie gli fosse infedele, ordinò al sacerdoti di rivelargli quanto la regina gli diceva in confessionale. Al rifiuto di Giovanni, il sovrano ordinò che fosse ucciso, facendolo annegare nel fiume Moldava a Praga. Da allora san Giovanni di Nepomuk è protettore dei navigatori e dei pescatori di fiume. L’ufficiale austriaco, per rendere grazie all’intervento provvidenziale, fece collocare una enorme statua in suo onore sulla balaustra del ponte romano che dalle Torri di Federico II fa accedere alla città. Le tradizioni fluviali capuane ripresero vita sotto la paterna egida del santo boemo.

San Giovanni Nepomuceno veglia sulle tradizioni fluviali di Capua.

Una foto del ponte romano antecedente al bombardamento del 1943 mostra l’antica statua del santo.

La guerra e l’interruzione delle tradizioni fluviali

Il bombardamento degli Alleati del 9 settembre 1943 fu uno spartiacque nella vita di Capua. La guerra causò la morte di più di mille abitanti e la distruzione o il danneggiamento di opere artistiche e architettoniche, ma cancellò anche ogni traccia di vita di comunità. Per tagliare le vie di approvvigionamento alle truppe tedesche, gli Alleati bombardarono il ponte romano. Nel crollo della struttura precipitò nelle acque turbinose del Volturno anche la statua di san Giovanni Nepomuceno. Sebbene sia plausibile che i resti giacciano sul fondale insieme a quelli del vecchio ponte, ancora oggi visibili durante le secche estive, la realtà potrebbe essere diversa. Voci di popolo parlano di un presunto ritrovamento della statura ad opera dei ciummaiuoli capuani nell’immediato dopoguerra. Alla richiesta alla curia arcivescovile di un compenso e al rifiuto di questa per le ristrettezze finanziarie, i pescatori l’avrebbero di nuovo inabissata. Nel corso, poi, della ricostruzione del ponte, le ruspe ne avrebbero asportato ogni frammento, distruggendola per sempre.

Il lontro fa parte degli arnesi artigianali collegati alle tradizioni fluviali.

Il lontro, tipica imbarcazione fluviale, usato dai pescatori capuani per navigare e pescare nel Volturno. Foto di Capuaonline.com.

Negli anni ’90 l’associazione “Amici del Fiume” ha riportato in vigore molte delle tradizioni fluviali della città, tra cui appunto la Festa del Fiume. A metà del decennio nacque infatti “Estate in Riviera”, una festa sociale organizzata nei mesi di luglio e agosto. Le tradizioni fluviali ripresero vita con il ritorno di molti giochi popolari come la corsa dei lontri o il palo della cuccagna (il cosiddetto palo ‘e sapone). Negli anni più recenti, grazie alla collaborazione tra tante realtà culturali e associative, è stata resa possibile e usufruibile al pubblico la navigata nel fiume Volturno con i kayak.

Le tradizioni fluviali di Capua: la Festa del Fiume ultima modifica: 2019-03-27T08:00:47+01:00 da Fabio Carbone

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