Salvatore Pizzi e la Scuola Normale di Capua itCapua

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PERSONAGGI

Salvatore Pizzi e la Scuola Normale di Capua

Statua di Salvatore Pizzi.

Il busto marmoreo di Salvatore Pizzi conservato all'interno dell'Istituto omonimo.

Nell’Italia del Risorgimento vi furono numerosi patrioti che si distinsero nelle lotte politiche per lo sviluppo della società civile. Nel 1831 Giuseppe Mazzini aveva fondato la Giovine Italia per trasformare l’Italia da regno a repubblica democratica unitaria. Tra i ferventi mazziniani dediti a organizzare rivolte per rovesciare il dispotismo dei sovrani vi era un giovane capuano d’adozione, Salvatore Pizzi. Figlio dell’ufficiale del Genio militare Eugenio, Salvatore Pizzi nacque a Procida il 15 novembre 1816. La famiglia si trasferì poco dopo a Capua, che il Regno delle Due Sicilie aveva riconquistato, per effetto del Trattato di Casalanza tra austro-inglesi e francesi. Il giovane Pizzi partecipò alle lotte politiche ma, quando prevalse la repressione borbonica, dovette affrontare un doloroso e lungo carcere. Dopo la scarcerazione prese parte alla Legione garibaldina del Matese.

Salvatore Pizzi si unì alla Giovine Italia.

Bandiera della Giovine Italia conservata nella casa natale di Giuseppe Mazzini.

Gli ideali democratici

I mesi di carcere non spensero l’indole rivoluzionaria del giovane, del quale i sovrani napoletani vollero “controllare ogni respiro”. Così riportano, infatti, le carte degli archivi di Ferdinando II, richiamando alla mente le simili parole pronunciate ottant’anni più tardi dall’avvocato fascista Michele Isgrò nei confronti di Antonio Gramsci. Dopo la Battaglia del Volturno Salvatore Pizzi fu nominato da Garibaldi in persona Governatore di Terra di Lavoro. Ma nella visione del patriota mazziniano quegli ideali per cui aveva duramente combattuto dovevano prendere forma in altri modi. Per Salvatore Pizzi l’Italia non poteva svilupparsi senza una grande opera di emancipazione femminile. Nel 1866, nell’ex complesso conventuale dell’Annunziata, sorse la Scuola Normale femminile. La presenza di fervori liberali e patriottici nella Capua di Salvatore Pizzi e la nascita dell’istituto di istruzione femminile diedero inizio ad un metodo innovativo di pedagogia scolastica.

A Salvatore Pizzi è dedicato l'odierno Liceo Statale ubicato nell'ex caserma Pianell.

Il Liceo Statale “Salvatore Pizzi” di Capua, già Istituto Magistrale ed “erede” della Scuola Normale femminile.

La Scuola Normale, eccellenza capuana

La Scuola Normale femminile di Capua cercò di associare una alfabetizzazione laica e di respiro europeo con il bisogno di garantire a donne di modesta condizione l’accesso agli studi. L’istituzione pizziana fu celebre nel panorama culturale italiano per decenni, fino alla soppressione avvenuta nel 1925 per effetto della riforma Gentile. Salvatore Pizzi capì da subito che, in un’epoca dove le politiche scolastiche statali erano insufficienti, solo un progetto importante di diffusione dell’istruzione elementare poteva ridurre l’analfabetismo. La Scuola Normale ritrovò i suoi fasti con l’Istituto Magistrale, poi divenuto Liceo Statale in tempi recenti. Oggi il Liceo Statale “Salvatore Pizzi”, dedicato proprio al patriota risorgimentale, è uno dei più apprezzati della provincia di Caserta. Negli anni i suoi alunni hanno collezionato davvero tanti successi e portato il buon nome della scuola per tutto il Paese. Grazie a Salvatore Pizzi Capua può vantare un posto importante nella storia della scuola meridionale.

Salvatore Pizzi e la Scuola Normale di Capua ultima modifica: 2019-04-10T08:00:35+02:00 da Fabio Carbone

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