Il Museo dei Gladiatori, un lascito dell'antica Capua

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EDIFICI STORICI MONUMENTI

Il Museo dei Gladiatori dell’antica Capua

Museo Dei Gladiatori - una scena del film il gladiatore

All’interno dell’Anfiteatro Campano nell’antica Capua e attuale Santa Maria Capua Vetere c’è un museo dedicato a ciò che resta della decorazione originaria del sito. Si tratta del Museo dei Gladiatori, inaugurato nell’ormai lontano 2003. È suddiviso in tre sale ed è una delle più importanti testimonianze della presenza romana a Capua.

Esposti i reperti dell’Anfiteatro

Un profondo conoscitore di storia romana e del territorio campano saprà che la città di Capua era definita da Cicerone altera Roma (seconda Roma). Questa investitura la rende una delle massime testimonianze di usi e costumi delle colonie imperiali. Il suo antico territorio corrisponde all’attuale Santa Maria Capua Vetere, dove svetta il magnifico Anfiteatro Campano, il secondo più importante nella sua tipologia dopo il Colosseo.

Museo Dei Gladiatori - facciata del museo

L’ingresso del Museo dei Gladiatori. Fonte: wikipedia

Il 16 novembre del 2003, presso l’antiquarium dell’anfiteatro (una sorta di museo provvisorio allestito nei pressi di siti archeologici di grande importanza), venne inaugurato il Museo dei Gladiatori, caratterizzato dalla presenza di elementi decorativi e architettonici rinvenuti nel cantiere degli scavi. Non solo! Al suo interno sono stati esposti anche costumi appartenuti a gladiatori. Il museo rappresenta un’importante testimonianza delle tecniche decorative utilizzate dai romani per strutture di questo genere. In alcune decorazioni sono descritte con grande precisione scene di vita quotidiana durante l’età imperiale, così da ricostruire l’affascinante storia di questo grande popolo anche dai racconti figurativi.

La prima sala del museo

Nella prima sala del Museo dei Gladiatori dell’antica Capua è possibile ammirare delle iscrizioni dedicate agli imperatori Adriano e Antonino Pio. Sulla parete destra, inoltre, ci sono quattro chiavi d’arco (pietre che avevano la funzione strutturale di chiudere e sorreggere l’arco, molto usato nelle tecniche costruttive dei romani). Questi elementi decoravano il primo ordine di archi dell’anfiteatro. Essi rappresentano una testa maschile (Mitra o Attis), una testa femminile (forse Giunone), una testa di Minerva con un elmo di fattura attica, e una copia del calco del busto del Volturno, conservato al Museo Campano. Al centro della sala è ben visibile un plastico che mostra l’ipotetico stato originario dell’anfiteatro e quello attuale. Due vetrine espositive completano l’allestimento della sala. Nella prima sono esposte ceramiche provenienti da cisterne romane, frammenti di statue e di decorazioni architettoniche.  La seconda mostra calchi di armi provenienti dalla caserma dei gladiatori di Pompei. Tra le due vetrine è stata ricreato un combattimento nell’arena tra un leone e quattro gladiatori.

Museo dei gladiatori - frammento dedica ad antonino pio

Dedica ad Antonino Pio. Fonte: wikipedia

Le altre due sale

La seconda sala del museo, invece, è caratterizzata dalla riproduzione dei gradini della cavea e di uno degli accessi ad essa. È possibile ammirare anche un rilievo con magistrati e littori che si dirigono verso l’ingresso dell’anfiteatro. Decorazioni di animali felini nell’atto di cacciare o combattere costellano le balaustre esposte. Varie scene di mitologia, invece, sono presenti sulle pareti della sala. Tra le tante troviamo alcune imprese di Ercole, il mito di Apollo e Marsia, la leggenda di Prometeo e storie di Rea Silvia, la madre dei fondatori di Roma. Lo stile dei rilievi rinvenuti nella sala indicano l’età adrianea come stagione di riferimento per la loro realizzazione. Nel museo è presente anche una terza sala, minore, dove si può ammirare una riproduzione meccanica di un combattimento tra gladiatori.

Il Museo dei Gladiatori dell’antica Capua ultima modifica: 2019-02-07T12:37:54+01:00 da Luigi Bove

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