Oreste Salomone, l'eroe capuano che morì nella Grande Guerra

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PERSONAGGI STORIA

Oreste Salomone, un eroe italiano…e capuano

Oreste salomone - Fotografia d'epoca

Capua è una città di grande tradizione, madre di grande personaggi che sono entrati nella storia. Uno di questi è un giovane aviatore, che per il suo grande coraggio in battaglia ha ottenuto la Medaglia d’oro al valor militare. Si tratta di Oreste Salomone, che servì il Paese nella Guerra in Libia e durante il Secondo Conflitto Mondiale.

Una vita dedicata all’Italia

Oreste Salomone nacque a Capua il 20 settembre 1879. Giovanissimo si arruola volontariamente nel Regio Esercito e viene assegnato al 76° Reggimento fanteria Napoli. Entra nella Regia Accademia Militare di Modena con la volontà di entra in servizio permanente per dedicare la sua vita al servizio del suo Paese. Uscito dall’accademia con i gradi di sottotenente, arriva ai galloni di tenente nel 1907, alla vigilia del conflitto della Guerra italo-turca. Parte per la Libia, dove si appassiona all’aviazione, e al suo ritorno consegue il brevetto di pilota militare. Una volta tornato in terra africana, subito si distingue in coraggiosi voli di ricognizione sui territori nemici, sprezzante del pericolo derivante dal fuoco avverso. Grazie al suo contributo, al suo ritorno in Italia riceve la Medaglia d’argento al valor militare e, successivamente, ottiene la nomina a Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia.

Oreste Salomone alla guida di un Bleriot XI

Una rarissima foto di Salomone a bordo di un Bleriot XI. Fonte: La Voce del Volturno

Il ruolo di capitano è il riconoscimento per la sua abilità in volo (nell’aprile del 1914 batte il record italiano di altitudine, spingendosi fino a 4700 metri). Entra nell’Aeronautica Militare e, quando l’Italia scende in campo nella Grande Guerra viene assegnato prima all’ottava Squadriglia da ricognizione e combattimento di Aviano e poi distaccato alla prima Sezione Nieuport per la Seconda Squadriglia da ricognizione e combattimento.
Il 18 febbraio del 1916, in pieno conflitto, ottiene l’occasione tanto desiderata: prendere parte alla rappresaglia organizzata dalle forze italiane al quartier generale nemico a Lubiana. Questo attacco rappresenta una risposta decisa al bombardamento eseguito dagli austriaci a Milano qualche giorno prima. E fu proprio in questo attacco che Oreste Salomone scriverà la storia.

La Medaglia d’oro al valor militare

Durante l’attacco il tenente colonnello Alfredo Barbieri attira il fuoco nemico per permettere gli altri aviatori di portare a termine la missione. L’azione, tuttavia, non va come i nostri speravano, e tutti i compagni di Oreste Salomone restano vittime del fuoco nemico. L’eroe italiano, unico superstite, nonostante le gravi ferite e l’aereo fortemente compromesso, riuscì a superare a riportare il velivolo alla base assieme ai corpi dei due compagni morti durante il combattimento. Questo enorme atto di coraggio mosse addirittura Re Vittorio Emanuele III a conferirgli per sua personale decisione la Medaglia d’oro al valor militare. Questo è il primo riconoscimento di questo tipo concesso ad un aviatore vivente. Nonostante le sue condizioni di salute non ottimali, volle partecipare ai bombardamenti su Trieste e Pola.

Oreste Salomone - giuramento alla caserma Salomone di Capua

Il giuramento militare alla caserma di Capua, intitolata a Oreste Salomone. Fonte: Casertasera.it

Dopo un periodo lontano dal fronte, sconvolto dall’esito della battaglia di Caporetto, chiede di essere nuovamente inviato alla fase operativa. Promosso alla carica di maggiore per meriti eccezionali, tuttavia, la sera del 2 febbraio del 1918 un banco di nebbia gli è fatale. Al rientro da una missione, infatti, la poca visibilità lo induce a sbagliare una manovra, provocando lo schianto del suo velivolo contro una casa a Brusegana, vicino Padova. La sua morte venne accolta da un grande dolore e una profonda commozione dal Paese, tanto che il poeta Gabriele D’Annunzio, da sempre attivissimo nella vita politica italiana, volle pronunciare l’elogio funebre. La salma, dopo essere stata sepolta a Padova, fu traslata nella sua Capua al termine del conflitto. Così che tutti i capuani possano ammirare da vicino la lezione di un grande eroe, morto per il suo grande amore per la patria.

Oreste Salomone, un eroe italiano…e capuano ultima modifica: 2019-02-15T10:30:12+01:00 da Luigi Bove

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